Liberalismo politico

La pubblicazione nel 1970 di "Una teoria della giustizia" di John Rawls segnň la rinascita della filosofia politica in una forma adeguata alla complessitŕ del mondo contemporaneo e apri un appassionato dibattito. Dopo oltre vent'anni Rawls tornň in campo con "Liberalismo politico", che non costituě solo la risposta alle innumerevoli osservazioni suscitate dal suo lavoro ma rappresentň anche un originale mutamento di rotta. Nel nuovo saggio l'idea della giustizia come equitŕ viene radicalmente riformulata. Quella che Rawls chiama "una societŕ bene ordinata", stabile, relativamente omogenea nelle sue convinzioni morali di fondo, viene ripensata alla luce dell'effettiva realtŕ delle moderne societŕ democratiche entro cui coesistono una pluralitŕ di dottrine inconciliabili tra loro. Come č possibile che una societŕ di cittadini liberi ed eguali permanga a lungo concorde, pur essendo profondamente divisa per la coesistenza di dottrine incompatibili tra loro? Non si tratta piů di una societŕ unita nelle sue convinzioni morali ma nella sua concezione politica della giustizia: questa giustizia č al centro di "un consenso per intersezione di dottrine comprensive ragionevoli". Questa nuova edizione, conformemente alla recente edizione in lingua inglese, propone una nuova introduzione dell'autore e due nuovi capitoli: uno č la risposta ad alcune obiezioni mossegli da Habermas; l'altro č uno degli ultimi saggi, in cui Rawls raffina e mette a punto alcune idee contenute nel libro.