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Nella storia della committenza libraria di etŕ medievale il ruolo degli ordini religiosi e dei grandi ecclesiastici rappresenta uno dei temi piů rilevanti, come da tempo hanno messo in evidenza le ricerche volte a ricostruire consistenza e composizione delle raccolte di manoscritti di importanti monasteri e comunitŕ secolari e conventuali. Tra i secoli XI e XIV la penisola italiana č un grande laboratorio di produzione di manoscritti miniati: abbazie come quelle di Montecassino e Cava de' Tirreni, ma anche cittŕ come Milano, Padova, Trento e Firenze, insieme con la Roma dei papi, rappresentano alcune delle maggiori sedi di scriptoria e biblioteche ecclesiastiche. Stili e tecniche, rapporto testo-illustrazione, processi di ampliamento delle biblioteche, meccanismi di autolegittimazione messi in atto dai committenti sono alcuni dei temi intorno a cui si snoda l'indagine qui condotta. Un viaggio nell'arte della miniatura in tutte le sue declinazioni, un percorso tra gli scriptoria monastici e capitolari e le botteghe miniatorie, che si sofferma in particolare sulle scelte artistiche e iconografiche, sulle modalitŕ di produzione e sui contesti di destinazione dei manoscritti, puntando a far emergere il ruolo cruciale ricoperto dagli ordini religiosi e dai grandi ecclesiastici nella storia della committenza libraria di etŕ medievale.